A dispetto di numerosi richiami alla 500, la personalità della Fiat 500L è ben definita, e votata al comfort: si viaggia comodi in cinque e, grazie al divano posteriore scorrevole, con uno spazio efficacemente modulabile. A pieno carico è inevitabile chiedere gli straordinari al motore, che risponde con una buona erogazione ma senza sprint. Positivi i consumi: la 500L è poco assetata (anche se una sesta marcia avrebbe fatto comodo per l’autostrada).
Due modelli da sostituire in un colpo solo (Fiat Idea e Lancia Musa) ma con un nome “di peso” da spendere: la Fiat 500L è una monovolume dalle dimensioni compatte (la lunghezza è pari a 415 cm, la larghezza ammonta a 178 e l’altezza arriva a 167 cm) che ricorda la 500 nel frontale, contraddistinto da luci ovali e dal “baffo” cromato che ingloba il logo del produttore. Le analogie con la citycar finiscono qui, perché il corpo vettura è ben più grande e vivibile, mentre il design – giocoforza, visto il tipo di carrozzeria adottato – è meno sbarazzino: la fiancata presenta una linea di cintura alta, e i fascioni sottoporta contribuiscono, oltre che a riparare dai piccoli urti in parcheggio, a snellirne l’andamento.
Le porte sono cinque, con un angolo d’apertura favorevole. La superficie vetrata è ampia, con i montanti laterali in vetro a garantire una corretta visibilità e a rendere luminoso l’abitacolo. La coda presenta un lunotto di ridotte dimensioni, i gruppi ottici a moderato sviluppo orizzontale e un fascione plastico inferiore che comprende retronebbia, portatarga e luce di retromarcia: l’ispirazione in quest’ultimo caso viene dalla Panda.
Il pianale della Fiat 500L deriva da quello della Punto, ma il progetto originario (del 2005) è stato radicalmente rivisto. Il passo cresce di 10 cm (ora è di 261); la zona posteriore e l’attacco della sospensione anteriore sono stati rinforzati e, nella parte bassa del frontale, è stata aggiunta una struttura per meglio distribuire l’energia cinetica in caso d’urto. L’irrobustimento è completato dall’uso di acciai ad alta resistenza per la scocca: sono il 74% del totale (sull’Idea arrivavano al 27%), con il 12% del tipo stampato a caldo. La monovolume italiana promette quindi una sicurezza passiva all’avanguardia.
A spingere la Fiat 500L, c’è il 1.3 a gasolio appartenente alla famiglia Multijet II: rispetto alla prima generazione, presenta il filtro antiparticolato posto in posizione ravvicinata rispetto al motore per migliorare la combustione degli elementi inquinanti all’interno del filtro (a tutto vantaggio del rendimento), e il sistema Stop&Start di serie. Sovralimentato con un turbo a geometria variabile, ha una potenza massima di 84 CV e una coppia di 200 Nm a 1500 giri: accoppiato a un cambio manuale con 5 rapporti, deriva dalla versione da 95 CV che equipaggia, tra le altre, anche la 500 e promette consumi estremamente ridotti.
Recensione parziale di AlVolante.it